sabato 16 marzo 2013

Eletto Grasso al senato, 5 stelle si spacca: due stelle rosse, tre bianche

Il movimento 5 stelle non regge alla tentazione di dare all'Italia un presidente del Senato diverso da Schifani.

Dopo varie dichiarazioni conflittuali, arriva il voto che elegge Pietro Grasso. 

Prima analisi del voto.



La composizione del Senato è la seguente (in dettaglio presso il sito del Senato), come già riportato, includendo i seggi esteri:

Monti 19 - 5 stelle 54 - Grande Sud 1, PDL 99, Lega 17 - STP (sud Tiroler) 2, SVP (Trentino) 3, Valle Aosta 1 - SEL 7, PD 109

Le coalizioni maggiori si impediscono a vicenda la maggioranza e quindi nessuna elezione a quorum, ma arrivati alla quarta votazione si procede al ballottaggio tra i due più votati nella terza.

Ovvero l'ex presidente del Senato Schifani e l'ex procuratore antimafia Grasso, sostenuti da PDL e PD.

Le coalizioni, come da numeri succitati, possono contare quindi su di un totale di 117 voti per Schifani (PDL, LEGA, GRANDE SUD). E di 123 per Grasso (PD, SEL, SVP, STP, VO).

La lista civica di Monti vota scheda bianca, per decisione comune.
Il movimento a 5 stelle col suo capogruppo dichiara l'intenzione di votare scheda bianca e tenersi fuori dalla "casta". Ma vengono manifestate individualmente parecchie intenzioni opposte, per cui alla fine si oscilla verso una "libertà di coscienza".

mercoledì 13 marzo 2013

Habemus Papam, eletto il successore di Pietro: Papa Mario Giorgio Bergoglio, Francesco I

La quinta votazione consente ai 115 cardinali la nomina del leader religioso più influente del mondo: alle ore 20.12 del 13 Marzo 2013, dal balcone di Piazza San Pietro monsignor Jean Louis Tauran, protodiacono, proclama l'Habemus Papam

Il duecentosessantaseiesimo Papa della storia è il gesuita argentino, vescovo di Buenos Aires,

Mario Giorgio Bergoglio, Papa Francesco I



Femen in Piazza San Pietro, geopolitica in Vaticano. Il Toto-papa: Canadese o Italiano?

L'isteria di "Femen"affronta a seno nudo il maschilismo millenario della Chiesa di Roma.

Ma soprattutto due parole sul toto-pontefice e qualche netta previsione, per il gusto di sbagliarla. 

Il papabile canadese di Corporeus corpora, al timone della barca durante la tempesta?

Per chi è ortodossamente credente, leggere con cautela. 


Il movimento Femen, dalle singolari origini ucraino-russe, si sta molto dedicando all'Italia.
Alle origini di questa sisterhood che prova a diffondersi per l'Europa ci sono certamente motivazioni buone a tutte le latitudini... ma sono fermamente convinto che la molla scatenante sia da rintracciarsi nella società slava.
Pur nelle loro notevoli differenze i paesi dell'area slava sono quanto di più conservatore possa immaginarsi. Potentemente omofobi, cospicuamente maschilisti nelle manifestazioni pubbliche e nelle relazioni sociali, nascondo una dimensione femminile al tempo stesso assai compressa, eppur assolutamente dominante nella sfera privata. Con tratti di violenta aggressività.
Femen dell'est
La strumentalizzazione dell'attrattiva sessuale, che fa della donna consapevole oggetto ossessivo di interesse maschile, è presso quei paesi ancora più marcata che nel nostro. Ed è tutto dire. 

Senza addentrarmi nella materia, come sempre assai scivolosa quando si viene a trattare di sociologia, società e differenze tra le nazioni ed i sessi (per chi non c'era posso suggerire un paio di post su Corporeus corpora che hanno scatenato il finimondo) scrivo qui per dire che le scene di violenta isteria (anche loro a forte tipicità), riservate da queste attiviste in disabille a numerosi contesti della contemporaneità europea, sono da riferirsi molto più alla matrice culturale e sociale ed alla politica dei paesi di provenienza che alle argomentazioni genericamente pacifiste e femministe accampate: proprio l'Ucraina risulta l'unico paese dell'est ad aver avuto una presidentessa donna, Julia Timoshenko, ora in prigione
Nella realtà contemporanea italiana, molte donne non solo hanno conservato l'assoluta supremazia nella sfera privata ma si sono affermate, a torto od a ragione, nella sfera pubblica, rivestendo ruoli di tutto rispetto. La particolare virulenza isterica del situazionismo di Femen, pertanto, mal si attaglia al nostro paese. Ed a molti altri. Anche tralasciando le motivazioni più profonde di tale singolare movimento.

Ciò non toglie che Silvio Berlusconi, oggetto di recenti attenzioni a seno nudo (che possiamo peraltro ipotizzare non del tutto gli siano state sgradite ...), si presta bene nella parte di imputato numero uno del sessismo internazionale, col suo bunga bunga, le minorenni, la corte di nani e ballerine. 
Amico di Putin, del resto.

Alla stessa maniera, obiettivo del tutto naturale è il Vaticano, che non fa sposare i suoi preti (i quali fanno voto di celibato - e non di castità, attenzione, a differenza dei monaci...), che impedisce alle donne di dire messa, di accedere alle alte sfere ecclesiastiche, che professa la fede in un Dio "maschio", sia nel cielo che sulla terra.

giovedì 7 marzo 2013

Bufale elettorali I: il voto degli italiani all'estero, pericolosa pagliacciata

Democrazia italiana, una triste pagliacciata

Cosa conosciamo del voto degli italiani all'estero, a parte gli onorevoli eletti. 

Che succede nessuno lo sa bene, tutti lo immaginano. 

Ma quel pò che si sa basterebbe ad invalidarlo completamente. 

Tutti i video del nuovo scandalo 2013, da Striscia la notizia a youtube (in fondo al pezzo):  Una nazione di ipocriti e buffoni. 


C'è un grave vulnus alla serietà ed alla credibilità stessa della nazione. Un vulnus capace, a nostro parere, di avvelenare ulteriormente i risultati elettorali 2013.
Una vicenda non nuova, come vedremo, dai risvolti sempre più preoccupanti, considerata la situazione di stallo al Senato, per cui pochissimi consensi senatoriali potrebbero cambiare le sorti di governi e leggi.
In questo contesto i 5 senatori che la legge attribuisce al voto estero non sono affatto trascurabili.
Ed è proprio del voto degli italiani all'estero che dobbiamo parlare.

martedì 5 marzo 2013

Puzzle Italia: la politica del mio stivale. Mosse e contromosse post elettorali..

Geografia politica italiana: un puzzle ormai incomponibile?

Analisi del voto: previsioni in parte rispettate. 

Chi ha vinto e chi ha perso: siamo sicuri di aver capito bene? 

Il gioco delle parti, la scomodissima posizione degli eletti a 5 stelle. 

Emilio Colombo se la ride a più di 90 anni ...

C'è futuro per questo parlamento?



Per provare a districarsi nella pessima temperie politica attuale, partiamo dall'esame del voto. Nè sociologico, nè geografico, nè anagrafico e nemmeno percentuale: Pd e Pdl hanno circa il 30% dei voti nazionali a testa, in quanto coalizioni. Il movimento 5 stelle ha da solo poco più del 25%. La coalizione guidata da Mario Monti circa il 10%. Nessun'altra forza accede in parlamento, se non coalizzata con i 4 maggiori players.