domenica 30 settembre 2012

Ancora una profezia di Corporeus corpora: il collegamento Libia - Siria finalmente documentato

Berlusconi e Sarkozy, futuri killer, si disputano l'amore del Rais

Come Gheddafi fu spodestato dalle forze speciali europee. 

Il perchè adesso si risolleva la questione.

 Esattamente due mesi fa titolavamo così
Siria: da qui in poi scordiamoci l'ONU - La Libia fa scuola anche a Damasco
La tesi principale era che il leader libico, scalzato dall'uso massiccio di armi e truppe europee (soprattutto francesi ed anche britanniche), chiamate ad occuparsi delle vicende militari più rilevanti ed ad inquadrare la massa informe dei rivoluzionari locali, fosse stato oggetto di una caccia all'uomo ben lontana dal mandato ONU, che autorizzava l'uso della forza per proteggere i civili ma non per sovvertire un regime o ucciderne il leader.
E che tutto ciò avesse fatto alquanto incrudelire i già tesi rapporti fra i due grandi schieramenti che attualmente si vorrebbero contendere il mondo. Alla fine l'Italia rimaneva privata di uno dei suoi asset più importanti, sottratto in precedenza all'influenza francese anche grazie alla Germania, secondo partner energetico del paese africano. 
Il trentennale rapporto con la Russia ne rimaneva altrettanto vulnerato ed anche le più recenti trame cinesi e sudamericane.
Insomma l'esito finale della guerra libica accontentava una parte e pesantemente scontentava l'altra.
Per questo motivo avevo ipotizzato e detto a chiare lettere che molto probabilmente non vi sarebbe mai stata più alcun'altra risoluzione ONU condivisa, da allora in poi.
I fatti mi hanno dato ahimè ampia ragione, così come oggi altra ne ricevo. 
Direttamente ed indirettamente.
Direttamente perchè guardacaso un giornalista italiano, Lorenzo Cremonesi, riesce a far dire ad un Mohammad Jibril ben lieto di dirlo che Gheddafi fu addirittura venduto ai servizi segreti di Parigi da Assad, dittatore siriano, al fine di ingraziarsi ulteriormente i suoi vecchi amici francesi e di ottenere appoggio nella sua battaglia antistorica a difesa dello status quo. Magari anche in Consiglio di sicurezza dell'ONU.
Oppure, che so, con forniture d'armi ad hoc. Ma al momento di ciò non ho contezza.
Ma perchè quest'ansia bruciante di tagliare lo capo a tondo al fondatore della Jamahiriya ?
Perchè il mitico colonnello, messo all'angolo, aveva minacciato di tirar fuori i tipici documenti segreti ed i saperi occulti della politica internazionale, che di volta in volta l'avevano visto a fianco dei principali potentati mondiali ed assai al Sarkozy, all'epoca all'Eliseo. Con tanto di finanziamenti milionari e occulti.
La regola del "far fuori il tiranno sconfitto" è stata smentita pochissime volte nella storia, più che per ansia di vendetta e di giustizia proprio per turare la bocca a chi poco prima si invitava a cena... e le poche occasioni in cui ciò non accadde, per resipiscenza democratica e civile, tutti se ne pentirono (amici e nemici) e 9 volte su 10 furono costretti poi a sopprimere ugualmente, ma in modo più complesso, difficoltoso e surrettizio. Vedasi il famoso caso Milosevic. Avranno deciso di nuovo che non ne vale la pena. Prima è, meglio è.
Il rais con tutti quanti i suoi carnefici
Credo immaginerete da soli, in un contesto del genere, che effetto fece alle cancellerie del mondo la nobile, umana, legittima, razionale, democratica, illuministica proposta preventiva di Marco Pannella di concedere esilio e salvacondotto a Saddam, in cambio di una svolta pacifica, per quanto possibile, nel paese mediorientale. Anzi, secondo il leader radicale, questa è una delle cause principali dell' "assassinio del Rais" (così lo definisce e siamo d'accordo e pare appunto ormai ve ne siano anche le prove). Eccovi qui le sue parole:

Senza l’aiuto di Gheddafi non sarebbe stato possibile realizzare quello che forse è il maggiore crimine dell’ultimo ventennio nel mondo; parlo della guerra in Iraq che ha deposto Saddam; e credo che senza di lui difficilmente potremo conoscere anche i dettagli luridi e lerci di quella pagina.  E’ ormai assodato che Saddam avrebbe accettato la proposta dell’esilio volontario. Aveva solo chiesto che la proposta non gli fosse fatta dagli Stati Uniti, ma dalla Lega Araba. I rappresentanti dei paesi arabi si erano riuniti a Sharm el Sheik, in Egitto, la proposta stava per essere formalizzata, quando Gheddafi scientificamente, ha provocato incidenti, ha cominciato a offendere pesantemente il re dell’Arabia Saudita, ha fatto insomma saltare tutto. La proposta dell’esilio è sfumata, George W.Bush e Tony Blair hanno scatenato la guerra….
Dico che Bush e Blair il 19 marzo 2003 hanno fatto scoppiare la guerra per evitare che scoppiasse, con il possibilissimo e probabile esilio volontario di Saddam, e che con la pace, si affermasse in quel paese anche la democrazia e la libertà. Per questo ritengo che Bush e Blair siano infinitamente più infami di Gheddafi.
E’ una morte, forse un delitto, che mi colpisce molto: avremmo avuto bisogno ancora una volta, come già per Saddam, come per tutti i Caino della terra, della sua vita e non della sua morte.
E fin qui abbiamo direttamente ricevuto conferma, come dicevamo, di quanto affermato mesi addietro. 

venerdì 28 settembre 2012

Taranto: Come la pensano gli ambientalisti, utilizzando i dati del più recente studio "Sentieri"

Per le strade di Taranto ormai compaiono apertamente dati ed opinioni palesemente avverse alla grande industria: per decenni tutto ciò è stato più che taboo.

Nemmeno una settimana fa in pieno centro erano affissi i cartelloni che vedete. Vi suggeriamo di cliccare per ingrandire. Non vi deluderanno, ahinoi.

Le informazioni didascalizzate sono tratte dagli studi SIN-SENTIERI, più volte citati sul nostro sito.
Al di là di quel che si potrà dire c'è da tener conto che:
  • le cifre provengono in sostanza dallo stesso ministero della sanità, il cui ministro è singolarmente silente relativamente all' ILVA.
  • nessuno ha denunciato le associazioni presenti (donne per Taranto, Peacelink, etc.) per procurato allarme o dichiarazioni mendaci.

Non possiamo fare a meno di affiancarle alle dichiarazioni del ministro Clini e del dr. Ferrante.

Il primo, appena pochi giorni fa, rammentava come a Taranto non vi fosse nulla di particolarmente pericoloso o fuori dalla media, con le parole seguenti rivolte ad un giornalista:
"Non sa di che cosa parla […] I dati pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Osservatorio Epidemiologico della Puglia dimostrano che questo eccesso di mortalità di cui si parla a Taranto non ha riscontro. C'è un eccesso di mortalità a Lecce superiore di quello che c'è a Taranto".
Sebbene egli stesso, nemmeno due mesi fa, concedeva in tutta onestà che Taranto non faceva al caso suo e nemmeno a quello dei suoi nipoti:


giovedì 27 settembre 2012

Là dove tutto è iniziato: il decreto del 25 luglio 2012

Prima di pubblicare l'ultimo provvedimento del GIP Patrizia Todisco (26.9.2012), espressasi senza mezzi termini per la chiusura degli impianti fino a bonifiche e migliorie effettuate (qui il commento dettagliato di Corporeus), finalmente in versione integrale a seguire su questo post il testo del decreto di sequestro del 25 luglio 2012. Due mesi fondamentali in cui tutto è cambiato.

mercoledì 26 settembre 2012

In futuro: La decisione del Gip, prima chiudere poi bonificare. Corporeus corpora aveva da tempo visto giusto.

Il mese è trascorso, cala il sipario...

In assoluta sintonia con la linea costruita dalla procura ed avallata dal GIP, la dottoressa Patrizia Todisco ha deciso che la quantità minima richiesta da ILVA per proseguire nel cammino di bonifica non è tollerabile.

Corporeus corpora aveva già ipotizzato, da più di un mese, alla luce degli atti precedenti e della logica, nonchè delle informazioni ricevute da tecnici bennati, quanto oggi viene messo nero su bianco, sia nelle sostanza che nei tempi: nessuna deroga alle conclusioni dei custodi giudiziari e l'inizio della fine dell'epoca Blade Runner per Taranto. 

Così scrivevamo e quasi vorremmo credere di essere stati ascoltati. La coincidenza delle date fa riflettere:

Chi decide sulle quantità di acciaio da produrre? Non dovrebbero essere ridotte al minimo, se non interrotte, sulla base delle decisioni di Procura, Gip, Riesame?

La questione è, come abbiamo provato a dimostrare più volte, di assoluta complessità. Siamo pertanto disposti, dopo aver atteso 50 anni, ad un altro mese di incertezze e sfruttamento aziendale. A concedere quello che la ragione ci induce a credere tempo necessario a prendere importanti decisioni. Ma certo non sei mesi. O peggio anni. 

sabato 22 settembre 2012

Che fare della tecnologia: i supereroi della porta accanto saranno superfelici?? Forse no...

Silver Surfer, l'eroe dalla supervista spaziotemporale, non sarà più solo...

A giudicare dall'Italia le cui forze militari nell'esperienza quotidiana non fanno di certo pensare a nulla di super (pur con alcune significative eccezioni), quel che leggerete qui è pura fantascienza. 

Ma se invece le cose le osserviamo dagli States, la nazione dei droni e di Echelon, il discorso cambia e non saremo noi a mutare di una virgola il corso della storia militare americana. Una storia che spesso, grazie ad una provvidenziale eterogenesi dei fini, ha anche regalato al mondo meraviglie assolute. Tra cui il mezzo che uso ora per scrivere queste parole e proporle a voi. 

Forse qualche osservazione sulle notizie che seguono possiamo però farla.

 Nel 2005 Il corriere della sera online pubblicava il seguente testo:

Tra il maggio del 2000 e il 30 settembre del 2003 ben 16.111 soldati americani sono stati operati agli occhi per migliorare la loro acuità visiva. Perché? Nella rivista dell' Accademia americana di Oftalmologia sono usciti quest' anno due lavori, firmati da medici dell' Us Army, che spiegano gli obiettivi e i risultati ottenuti nell' ambito del Programma di chirurgia refrattiva per i militari dell' esercito Usa (Wresp). Primo obiettivo: ridurre rischi e limiti dell' uso di occhiali in guerra. Le lenti a contatto sono vietate: sabbia, vento e aria secca le sconsigliano. I disturbi corretti: miopia, astigmatismo, ipermetropia. Per quanto riguarda i rischi, il 16 per cento delle ferite in guerra riguardano gli occhi. «Se si hanno gli occhiali - spiega Lucio Buratto, presidente dell' Associazione italiana di chirurgia della cataratta e refrattiva - non si possono usare i nuovi sistemi protettivi come gli occhiali in policarbonato o i caschi ipertecnologici di truppe speciali e piloti di elicottero». Il secondo obiettivo era «ottimizzare i risultati in battaglia». Ed ecco che i medici militari americani parlano di prontezza di riflessi aumentata e di nessuna difficoltà visiva durante la notte. «Precisazione obbligata - dice Buratto - perché la correzione della miopia con il laser crea qualche problema notturno. Di fronte a una luce improvvisa l' attimo di momentanea cecità è maggiore rispetto ai non operati».[...] I risultati del programma Wresp hanno richiamato l' attenzione delle alte sfere militari, del Pentagono. Si è affacciata l' idea della supervista. Migliorare di 3-4 decimi la vista di chi ha già 10 decimi: ideale per piloti o cecchini. Possibile? «In teoria - commenta Buratto - non nella realtà: si è ottenuto un miglioramento di 1-2 decimi al massimo». Non ancora sufficiente.

venerdì 21 settembre 2012

Quel che un uomo di colore può dire ed un bianco no: l'ammissione della differenza presupposto per la sua accettazione?

Avreste preferito farlo tacere???

Premetto che, nonostante difenda strenuamente l'idea che il mondo sia bello perchè composto dal molteplice, come è evidente dai post e dai commenti precedenti, non ritengo che un'ipotesi di autosegregazione, pur proveniente da quella che storicamente è stata la parte debole e segregata, sia una prospettiva corretta e positiva. E' solo la più antica ed istintiva tra le possibilità: laddove esasperata e trasformata in affermazione di superiorità, anche fonte infinita di drammi e tragedie.

Quel che sentirete dire al grande Cassius Clay sulla BBC non ha complessivamente la mia benedizione, sebbene comprenda le motivazioni di fondo, alla luce del periodo e dei trascorsi individuali e collettivi. 

Non ho nulla a che fare con "Ereditàbianca", di cui nemmeno sapevo l'esistenza. Posso solo suggerire di leggere il commento di grupploso, in calce al video. 

 

Ecco a voi la testimonianza:



Non ritengo affatto si debba aver troppa titubanza nell'accostarsi, anche sentimentalmente, a chi ha colore, cultura, esperienze diverse: per chi mi conosce nella vita, sa che c'è corenza tra quel che qui dico e quel che faccio.
Credo però che l'attuale scelta occidentale di confondere tutto nell'indistinto (già da me stigmatizzata), a mio parere dettata dall'inevitabile senso di colpa  che seguì la brutale colonizzazione rinascimentale e poi le scelte europee dell'ìnizio novecento, fino all'esclusione razziale negli stati americani del sud ed all'apartheid sudafricano (durato sin quasi ai nostri giorni), sia non solo irrealistica ma alla lunga controproducente.
E che tale scelta abbia senso solo per noi bianchi occidentali e per nessun altro.

giovedì 20 settembre 2012

Nuovi sviluppi

Cari amici,

in questo periodo grandi argomenti hanno attraversato l'attualità. Sull'Ilva sono arrivati commentatori a decine, anche i grandi giornali. Hanno anallizzato l'esito dell'ultimo riesame, i dati epidemiologici e chimici, le nuove tecnologie siderurgiche.



sabato 15 settembre 2012

Appena 50 anni fa... ancora sulle differenze. Brutte sorprese dagli Stati Uniti

Solo la libertà di pensiero può difenderci dal potere...

A proposito di quel che si è detto riguardo alle differenze tra esseri umani nel post qui linkato ed alle diverse posizioni assunte dai commentatori ed autori sul sensibile problema, credo sia utile per tutti dare un’occhiata a questo interessante documentario di LA7. E’ molto facile che nessuno abbia mai sentito palare di queste vicende, che presuppongono inquietanti strumentalizzazioni scientiste e diaboliche attitudini del potere “democratico” e tecnologico.

Buona, si fa per dire, visione:




lunedì 10 settembre 2012

Aldo Palazzeschi ci insegna il "controdolore": ricetta squisita contro ogni acribia

Il giovane (e fantastico) Aldo

Ecco a voi uno dei documenti più semplicemente e definitivamente rivoluzionari della cultura europea di inizio secolo.

Autore quel gran geniaccio dandy e tuttofare, che fu Aldo Palazzeschi.

Avrei più volentieri linkato wikipedia sull'argomento, non foss'altro che per numero di link e mole di nozioni, ma per un buon sistemico, come vuolsi debba essere un autore, Treccani è molto più fondata.
Nel manifesto, talmente ben nascosto da essere sotto gli occhi di tutti, un pò alla maniera della lettera nascosta all'ispettore Dupin, c'è tutto quel che serve per salvare l'Italia ed i cittadini, noi inclusi, dai suoi infiniti mali. Inclusa l'acribia, strabica e fuori luogo, di buona parte degli alfabetizzati.

Buona lettura.


IL CONTRODOLORE
29 dicembre 1913


"Dio non à né corpo, né mani, né piedi, è un puro e semplicissimo spirito".
Ma chi volle dare un'immagine agli uomini di questo fattore dell'universo, dovette servirsi di una immagine umana e ce lo fece vedere uomo. Fu un omone grande grande, o nudo, dalle membra e dai muscoli ciclopici, o con un magnifico peplo e con sandali, con capelli e barba meravigliosi, con l'indice titanico della mano levata in aria terribile di comando: luce o tenebre, vita o morte.
Se uomo volete raffigurarvelo, per comodità del vostro cervello, questo spirito supremo ed infinito, perché grande, quando voi dovete forzatamente fissare dei limiti a questa grandezza? La vostra non potrà mai arrivare alla sua, dunque pensate addirittura ad un uomo come voi e sarete al vostro posto. Perché in peplo e non in tait? Perché in coturno e non con un comune paio di scarpe walk-over? Perché un'immagine seria e relativamente grande è più facile di una relativamente piccola e allegra. E' il suo spirito che voi dovete riuscire a scoprire; il suo corpo, che non esiste, potete raffigurarvelo come vi pare e piace.

lunedì 3 settembre 2012

La rete censurerebbe la realtà? "Adda passà a nuttat'..."

Il caso della penna BIC per donna (for her): la negazione della fisiologia e della tassonomia, se si parla di specie umana. La negazione della realtà a fini ideologici, morbo cronicizzato dell'Occidente.

Gli uomini sono una specie molto evoluta di primati. Spesso non lo dimostrano, come nel caso delle intercettazioni del Presidente della Repubblica, ma posseggono un cervello che per originalità e potenza di calcolo è un vero scherzo di natura. Vantano il famoso pollice opponibile, ridono, fanno di conto, in loro risiede una logica formale da cui scaturiscono poi il linguaggio e le scienze. Nonchè una barca di altre peculiarità.
Ciò non toglie che le categorie classificatorie utilizzate nelle classificazioni del regno animale si attaglino anche a noi. Necessariamente.
Non vi è dubbio, ad esempio, che la specie umana sia a marcato dimorfismo sessuale: ovvero la femmina ed il maschio della specie divergono per conformazione fisica ed attitudini. I pesci sono in genere a basso dimorfismo sessuale. Molti specie di uccelli, invece, mostrano profonde differenze tra i sessi: dimensioni, colori, biochimica.
Le femmine della specie umana, note come donne, sono in media di dimensioni più ridotte, hanno il bacino più largo e inclinato all'indietro, le spalle più strette, diversa distribuzione del grasso corporeo, voce più acuta, meno peli.