giovedì 12 luglio 2012

Melinda Gates, video: diritto alla contraccezione anche per l'Africa


Proponiamo una storica videointervista del Guardian a Melinda Gates, corredata da sottotitoli italiani a cura di Corporeus Corpora, riguardo la direzione che i suoi sforzi filantropici stanno prendendo: portare l'accesso alla contraccezione a 120 milioni di donne entro il 2020. 


L'articolo originale del Guardian è  qui
 
Dear Guardian people: yes we took your footage without using the code you provide for embedding video contents. Our target are Italian people who often don't understand English, they would never come to visit your site. Others, who do understand English, will find a huge link to the original article. So we believe we are not making you any damage. Furthermore, please remember Italy is the courtyard of the Vatican and there are newspapers that are already misinterpretating on purpose Gates's words, without giving a translation. We were forced to circumvent your code because your stuff is not compatible with the service to add subtitles. But please be aware in case you are to choose to ask us to remove our work, we are not going to put up a fight for this. We are already giving ourselves as defeated. This was just our little break to make some sense.

Siamo quasi commossi, io e l'abate, qui, a sentire questa registrazione. Scopriamo così che esiste in effetti un tipo di fedele cattolico del quale avevamo temuto che fosse solo una creatura mitologica: il cattolico che vive il conflitto ma lo risolve da essere umano, mettendo prima l'empatia rispetto alla astratta dottrina ed è capace di dichiararlo pubblicamente.
La signora Gates proclama la verità di pulcinella: che la stragrande maggioranza dei cattolici la dottrina non la segue e non si sente in difetto.

E che questa libertà nel respingere le parti irragionevoli della dottrina spetta anche alle donne africane.

Ricongiungendosi così a un antico argomento al quale da vecchi incorreggibili che siamo, siamo affezionati: che i diritti civili non sono lusso esclusivo per chi non abbia problemi di sussistenza.

Che la vita non si esaurisce con la pancia o col battito cardiaco.

Racconta l'esperienza personale dei suoi colloqui con alcune di queste donne che non fanno che porre il problema della programmabilità della procrazione, del poter limitare il numero dei figli per poterli educare. Parla del desiderio di concepire con amore e non di procreare come bestie nelle stalle.

Melinda Gates ci restituisce la sua umanità (della quale avremmo potuto dubitare, vista la condizione particolare che vive rispetto alla stragrande maggioranza di noi) e si rende conto all'istante, come riportato da The Guardian, che liberare quelle donne dall'angoscia della mortalità infantile le libera dalla pressione di dover fare tanti figli per vederne sopravvivere solo alcuni.

Siamo lieti di potervi fornire i sottotitoli della intervista con la signora Gates anche perché in tal modo risulterà evidente come non di "strana campagna dei coniugi Gates a favore dell'aborto" si tratti (come da pezzo mistificante di Riccardo Cascioli su Il Giornale), ma della possibilità per donne di paesi poveri e cattolici di fare ciò che le mogli, madri, figlie e sorelle degli stimati "colleghi" de Il Giornale non si sognerebbero mai di rendere indietro in quanto facoltà: quella di usare contraccettivi.

2 commenti:

  1. La contraccezione rappresenta per le donne la possibilità di scegliere e decidere del proprio corpo e della propria vita. Essere madre è un diritto. Non essere madre è un diritto. Decidere quando esserlo è un diritto. La libertà di scegliere è quello che ci rende libere. Una società in cui le donne non abbiano possibilità di scelta è una società incivile e dove spesso la condizione delle donne si avvicina alla riduzione in schiavitù.
    Portare l'accesso alla contraccezione al maggior numero possibile di donne, non è solo un fatto puramente sanitario-demografico, ma l'avvio di un cambiamento culturale in società arcaiche in cui la donna è inevitabilmente assoggettata all'uomo. E' l'embrione di una rivoluzione sociale che aprirà più ampi orizzonti, perchè una donna che può decidere il proprio futuro può fare grandi cose.

    M.

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  2. Bambina cara, sfondi una porta aperta !

    Avrai notato che esplicitamente abbiamo sottolineato la nostra affezione a un vecchio argomento, quello per cui i diritti, anche quello alla salute riproduttiva, non sono un"lusso" per chi non abbia problemi di sussistenza.

    Quello per cui il benessere lo si fa anche a partire dall'accoglienza della umanità propria e altrui.

    Se capita che vengano sottolineati i profilo santitario e demografico è perché si discute anche coi contafagioli che hanno bisogno di misurare il reale contando i numeri e compilando le statistiche perche da dentro se stessi non sentono nulla.

    Ma non temere che gli autori di questo blog usano i numeri per parlare di spirito e non il contrario.

    Grazie della partecipazione

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