giovedì 19 luglio 2012

In futuro IV - L'infanzia del nostro scontento...

Varie questioni di assoluta rilevanza si accalcano in questi giorni.
Alcune hanno a che fare col nostro futuro in quanto specie umana, ad esempio l'attentato in Bulgaria ai danni di ebrei israeliani in vacanza. Oppure l'escalation siriana, che non vedrà mai l'intervento dell'ONU, alla maniera libica, per così dire. Proprio a causa di ciò che è accaduto in Libia.
O i nuovi gasdotti sauditi.
Altre con la condizione economica nostra e dei nostri cari, o amici, nei prossimi venti anni, vedasi le dichiarazioni del ministro del tesoro spagnolo, per una volta "aperte".
Qui a Corporeus corpora dovremo affrontare di petto la questione globale, inquietante per chiunque, di un "Internet profondo", che più che profondo è inafferrabile ed inestinguibile, pertanto sottratto ad ogni controllo presente o futuro, non importa quanto denaro, potere, autorità si abbia. Già ricettacolo di qualsiasi esperienza umana.
Ed anche da casa nostra occorre passare, perchè è evidente che poco abbiamo compreso delle (non troppe) differenze tra Nord e Sud (più quel centro che non è nè carne nè pèsce): in troppi ci giocano ormai su. Ma forse abbiam compreso ancor meno come funziona davvero uno stato democratico moderno ed il bilanciamento dei poteri, di cui mimiamo la prossemica ma non possediamo alcuna esperienza, simili alle vignette razzistelle degli uomini di colore con la sveglia al collo... E ci pare che anche le veline di regime su fatti salienti di cronaca, quali gli attentati al direttore di Ansaldo nucleare e l'infame agguato bombarolo alla scuola "Morvillo" di Brindisi, a nostro parere connessi, abbiano davvero ecceduto in insabbiamento.
Prima di tutto ciò, però, un attimo di respiro...
In questa afosa sera d'estate ci piace cullarci con l'infanzia del nostro scontento, per parafrasare il grandissimo Steinbeck...
Nella loro protesta, che sa più di goliardia da balla bolognese che di vicinanza con baffone, nel loro look, foss'anche ideologizzato, strumentalizzato, organico, naive... come ci paiono bravi, belli, lontani e sereni quei tre cantantautori avvinazzati, che molto hanno segnato dell'immaginario e orecchio collettivo. Come ci pare fraterna quell'innocenza, foss'anche un pò tonta, che abbiamo perduto...
Buona visione.


1 commento:

  1. accidenti che post intimista. Non vedo l'ora di vederle queste trattazioni su cotanti argomenti !

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